sabato 7 gennaio 2017

ERBE E PIANTE MAGICHE - ANGELICA

ERBE E PIANTE MAGICHE - ANGELICA

Le 10+1 cosa che sicuramente non sai sull'Angelica:
1) L'angelica è comunemente chiamata anche "Erba degli angeli" o "Erba dello Spirito Santo".
2) L'Angelica è una pianta spontanea che cresce nei boschi, nei prati o lungo i corsi d'acqua. E' molto diffusa in Italia e facile da trovare in montagna.
3) La leggenda più famosa legata a questa pianta racconta che siano stati direttamente gli Angeli e più precisamente l'Arcangelo Raffaele a portare agli uomini questa pianta in modo che potessero curare i loro malanni.
4) L'Angelica si dice fosse una pianta sacra ai druidi insieme al vischio. L'Angelica era dedicata alla luna mentre il vischio al sole.
5) I cantori della lapponia per trovare l'ispirazione per i loro canti sacri avevano usanza bere un vino a base di angelica.
6) Secondo la tradizione portare con se dei ramoscelli di angelica ha il potere di proteggere la persona dal malocchio, dalle negatività e da ogni forma di maledizione.
7) Per purificare la casa dalla negatività era usanza bollire la pianta comprensiva di foglie, fiori e radici in abbondante acqua per poi spruzzare la "pozione" per tutta la casa. Per un effetto più potente e protettivo molti pulivano direttamente i pavimenti con questo liquido.
8) Per migliorare la visione mistica in tempi antichi veniva prodotto un'infuso a base di Angelica e grappa a cui venivano aggiunti dei chiodi di garofano e della vaniglia.
9) Secondo alcune credenze popolari raccogliere dei rametti di angelica, legarli con del filo rosso e posizionare il tutto dietro la porta di casa sarebbe un'ottimo talismano di protezione.
10) Bruciare foglie di angelica durante una meditazione aiuta a sviluppare i propri potere medianici e psichici.
10+1) Secondo gli erboristi del 1500 l'Angelica era il più efficace rimedio contro la peste e si raccomandava di annusare la sua radice imbevuta di aceto per preservarsi dal contagio. La tradizione vuole che questo rimedio fosse stato suggerito da un angelo ad un frate.

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